Incontrarsi è una fortuna, ma scegliersi no, scegliersi è una richiesta che richiede coraggio.

 Alessandro di Domizio

Ebbene, scegliersi richiede coraggio!Ok, forse questo vale se devo scegliere la persona che voglio accanto per la vita, ma se devo scegliere un cane da portare a casa basta che io abbia un’ idea generale sul tipo di cane che voglio, il colore del pelo ed eventualmente la taglia…insomma, vado in allevamento o in canile e porto a casa il primo che incontro e che sembra piacermi, oppure lo scelgo con un click su Facebook , così lo vado a ritirare sotto casa e non devo fare neanche la fatica di andare in canile o in allevamento per conoscerlo. Corretto? No, tale scelta, oltre che ad essere nella maggior parte dei casi poco rispettosa della vita altrui perché non consapevole, può rivelarsi anche molto rischiosa

E allora…perché ci vuole coraggio?

Scegliere il cane con cui trascorrere i prossimi anni della tua vita non è una decisione da basare unicamente sull’estetica di quel cane. Innanzitutto la prima domanda che dovremmo farci è: “Perché ho la necessità di accogliere nelle mie mura domestiche un cane?”Già solo porci questa domanda richiede coraggio, e sapere trovare una risposta, premesso che ci sia, è ancora più difficile e coraggioso. Secondo: “Che cane voglio? Come lo scelgo?” Il mio consiglio è quello di farsi aiutare da chi ha le competenze necessarie per rendere realizzabile un’esperienza così magica e allo stesso delicata.Terzo e non ultimo: “Quel cane vuole davvero condividere la sua vita con me?” Anche in questo caso, per valutarlo, è bene affidarci a chi ne sa più di noi, anche se abbiamo sempre avuto un cane o più cani in casa nostra, in casa della zia o in casina della nonna.

Adottando un cane accettiamo di dare spazio all’altro, varcando quella soglia necessaria a produrre un cambiamento e trovando un nuovo equilibrio. Al centro dell’attenzione non ci siamo più noi umani, ai quali il cane deve adeguarsi, ma la relazione fra l’umano e il cane.La relazione, per essere autentica ed equilibrata, deve essere uno spazio di confronto, conoscenza reciproca, scambio e libertà di espressione. Non c’è una figura dominante e non c’è un essere che deve dire di sì ed obbedire. C’è al contrario una guida, un referente e un piacere e voglia di lasciarsi guidare dall’altra parte. Accettare il cambiamento significa che non solo noi siamo i referenti del cane, ma anche il cane diventa il nostro referente.

Ogni cane è un soggetto dotato di una mente attiva e propositiva, con un suo peculiare profilo emotivo e caratteriale; con dei bisogni specifici e attitudini e vocazioni diverse da qualsiasi altro cane, anche della stessa razza. Ogni cane è un essere unico, con una sua storia e un suo passato.È questa unicità a renderlo speciale.

Concederci di metterci in ascolto e in osservazione di queste diversità, riconoscendole e coltivandole lontano da qualsiasi forma di addestramento, è un processo straordinariamente entusiasmante che ci fa uscire dalla nostra zona di comfort.

Si nutre la relazione laddove si rispettano le caratteristiche di specie del cane, diventando consapevoli e responsabili. Quando l’umano e il cane condividono esperienze che si basano su un canale comunicativo ed espressivo adeguato, c’ è sempre un’emozione di gioia, c’è crescita e apprendimento, da entrambe le parti, e la relazione si amplifica, proiettandosi essa stessa verso nuovi orizzonti e nuovi spazi di condivisione.

In una delle giornate in cui ricordiamo non solo i cani di famiglia, ma anche i cani che vivono liberi sul territorio, i cani dei canili e degli allevamenti, i cani che ci hanno lasciato e quelli che ancora non sono nati, ma saranno a breve fra noi; il mio pensiero celebra “l’essere cane” nel senso più profondo di questo termine, augurando a tutti i cani di vedere primariamente rispettati i loro bisogni, all’interno di relazioni di vita sane con i loro simili e/o con gli umani di riferimento.

Continuo a sentirmi custode di quella magia vera e pura che i cani con cui ho scambiato interazioni e quelli con i quali ho condiviso spazi di relazione hanno portato e continuano a portare nella mia vita.

Il mio pensiero va anche a chi non ha ancora potuto o voluto farsi contagiare da questa magia. E’ bello pensare che ci siano persone disposte a questo contagio, nell’ottica di un accrescimento del loro benessere, di quello di un compagno a quattro zampe e della loro relazione, dando vita a quel cambiamento di cui ho parlato, svincolato da obiettivi performativi e unicamente centrato sull' unicità, sul rispetto e sull’accoglienza dell’altro.

Federica Carmagnola

 

Scopri Come Sostenerci

Il Paguro Cuore Sociale

Indirizzo

Largo Stefano e Angela Danelli 1
26900 - Lodi - LO

Mappa Google

Contatti

Telefono +39 (0371) 30162

Whatsapp + 39 335 712 9945

Mail: info@ilpaguro.com
Fax +39 (0371) 430998

Orari

Lunedì - Sabato

08.30 - 20:00