Rieducazione del gesto grafico
RILASSA E POTENZIA L’APPARATO GRAFOMOTORIO E LE ABILITÀ COGNITIVE COINVOLTE
La scrittura manuale è un l’atto di motricità fine più complesso che l’uomo possa compiere che coinvolge e sviluppa innumerevoli abilità. La grafia di un bambino è funzionale quando è chiara, scorre con facilità ed è sufficientemente veloce; quando uno o tutti e tre i parametri sono penalizzati, la grafia non riesce a svolgere la sua funzione essenziale che è quella comunicativa.
L’attività di rieducazione del gesto grafico unisce il metodo pedagogico clinico del Writing Codex, con gli studi di De Ajuriaguerra, Oliveaux e altre metodologie pedagogiche, rivolti alle difficoltà e ai disturbi della scrittura.
Il metodo è rivolto a quei soggetti che hanno difficoltà nella produzione del linguaggio grafico-alfabetico e in situazioni di DSA ( disgrafia e disortografia).
Una grafia illeggibile è frequentemente causa di rimproveri da parte degli adulti e sovente anche la valutazione scolastica ne risente. Inoltre una scrittura faticosa può causare dolori alla mano, all’apparato grafomotorio, diventando fonte di sofferenza e frustrazione che il bambino cercherà di ridurre ed evitare il più possibile.
Il percorso di rieducazione alla scrittura interviene sulla postura e sull’impugnatura; rilassa e potenzia l’apparato grafomotorio e le abilità cognitive coinvolte (inseguimento e capacità oculo-manuale, percezione organizzata e orientata nello spazio e nel tempo, organizzazione laterale, definizione asse e schema corporeo); utilizza esercizi di pregrafismo mirati; lavora sui movimenti corretti dell’esecuzione del gesto grafico e sulla personalizzazione della scrittura come scelta autonoma del bambino in quanto espressione della sua personalità.