Vinyasa Yoga
SEQUENZE DI POSIZIONI (ASANA) CHE SI SUSSEGUONO IN MODO FLUIDO E DINAMICO
Vinyasa Yoga è uno stile di Yoga nato dall’Hatha che a sua volta deriva dal Tantra.
Gli obiettivi dello Hatha Yoga sono purificare ed equilibrare il corpo (fisico - mentale ed energetico) e risvegliare la coscienza. Concetto base del Tantra (la cui radice Tan significa “estendersi, diffondersi ovunque”) è la pratica incentrata sul corpo, una psicosperimentazione fisica che recentemente è diventata la base di alcune pratiche di consapevolezza (mindfulness). Lo Yoga è “unione”, unione tra l’individuo e il tutto.
Vinyasa significa “porre in modo particolare” e nella pratica corrisponde a sequenze di posizioni (asana) che si susseguono in modo fluido e dinamico con una finalità specifica (le estensioni della schiena, l’apertura delle anche, il radicamento e la centratura…)
Corpo, respiro e mente sono unite nella sequenza. C’è presenza in ogni posizione e c’è presenza nella transizione.
Il Vinyasa Flow si basa sul concetto che tutto è movimento in continuo cambiamento, nulla è statico e immobile. Mira a sviluppare la consapevolezza attraverso la propriocezione e la presenza nel corpo scendendo in profondità dentro se stessi: sforzo e rilascio, osservazione e controllo del respiro, ritrazione sensoriale.
La pratica, anche se guidata da un insegnante, rimane un’esperienza intima e personale così come l’intensità fisica e mentale che si decide di applicare all’esercizio. Fondamentale rimane l’ascolto interiore in una comunicazione reciproca tra mente corpo e volontà, seguendo i precetti di non violenza, accettazione, dedizione, studio di se stessi e fiducia.
I benefici della pratica sono svariati e molteplici: rinforzo muscolare, miglioramento posturale, sviluppo di flessibilità, forza e resistenza, aumento della concentrazione, della calma e del rilassamento. La respirazione è fondamentale, riduce ansia e stress, può modulare e guidare i movimenti della mente, incanala e riequilibra l’energia.
Se la disciplina, lo studio di sé stessi e la fiducia vengono portati avanti, la pratica si estende e si diffonde nella vita portando i suoi frutti ben oltre il tappetino.
La lezione si struttura con un primo momento di centratura e respirazione, seguita da un risveglio e allungamento muscolare, riscaldamento generale con focus sull’addome e alcune iniziali sequenze brevi e semplici. Il corpo della lezione è composto da sequenze più lunghe e particolari con obiettivi specifici a seconda della lezione e si conclude con una fase di defaticamento e rilassamento.
L’esperienza è maestra e la presenza è sostanza. Il flusso del Vinyasa è tempo che scorre in presenza e il corpo sperimenta se stesso in movimento così come in tenuta, nello sforzo così come nel rilassamento, in un’osservazione pulita da giudizi e confronti, dove l’obbiettivo è essere se stessi e stare bene.